All'inizio del XX secolo, gli stoppini erano un prodotto altamente commercializzato e divennero un articolo emblematico della LIASA. Dal 1934, durante la guerra civile e fino all'arrivo degli anni '50, è stato il prodotto centrale della produzione dell'azienda. Prima con il marchio "El Caballo" e poi con "La Cabra", tuttora in vigore.
Lo stoppino è un cordoncino di cotone, di diametro compreso tra sette e dodici millimetri, di colore tipicamente arancione, che una volta acceso da una scintilla o da una fiamma, mantiene una brace incandescente che si ravviva per effetto del vento o se si soffia sopra. Ciò che mantiene accesa la brace dello stoppino è un prodotto ossidante che fornisce l'ossigeno appropriato per mantenerlo incandescente.
Agli inizi lo stoppino veniva utilizzato soprattutto per i lavori nei campi, per la sua capacità di combustione, ed era distribuito su tutto il territorio nazionale ed anche all'estero. In Cile, ad esempio, lo usavano per l'estrazione di nitrati; se i grani di nitrato alimentavano lo stoppino, erano buoni; in caso contrario, non potevano essere commercializzati.
Dallo stoppino originale sono stati creati altri prodotti e applicazioni, come accendini a stoppino, lampade a stoppino o accendini Zippo.
Questa stretta relazione tra LIASA e lo stoppino con miccia è tale che non è mai stata interrotta. Attualmente, l'articolo viene presentato in modo classico, tagliandolo a pezzi per accendere petardi. Accendere un petardo con un accendino a gas o benzina può essere pericoloso perché la fiamma può incendiare direttamente la polvere da sparo. D'altra parte, lo stoppino acceso produce una brace, quindi l'accensione del petardo avviene a poco a poco e consente al tempo di allontanarsi.
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